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Le Composite

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La Lattuga è’ un ortaggio di cui si consumano le foglie ricche di vitamina A e C, ferro, potassio e folacina. Ha una debole azione rilassante.
La Lattuga è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. Le foglie sono di dimensione, forma e colore dipendente dalle varietà. La radice è un fittone e i fiori sono capolini gialli ermafroditi. Il seme è un achenio.
La coltivazione della Lattuga risale agli antichi Egizi e venne ampiamente diffusa dai Romani.

Dizionario

Etimologia: Lactuca=dal latino Lac/Lactis=Latte,in riferimento al liquido lattiginoso prodotto dalla pianta;sativa=dal latino sativus=seminato,coltivato

Varietà di Lattuga
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Gruppo di appartenenza:
Lactuca sativa var. capitata:

Lattuga a cappuccio o butterhead: tipica Lattuga da cespo che forma una 'testa' globosa al centro














Lattuga iceberg o brasiliana: Lattuga da cespo resistente alle basse temperature







Lattuga batavia e Lattuga canasta








Lactuca sativa var. longifolia:
Lattuga romana o Cos, Lattuga romana midi e Lattuga romana mini o Little gem: Lattuga dal cespo allungato











Lactuca sativa var. crispa:

Lattuga a foglia di quercia o oakleaf: Lattuga dalla forma tipica delle foglie, utilizzata anche da taglio














Lattuga lollo: Lattuga con un cespo formato da molte foglie e utilizzabile anche da taglio














Lattuga gentile o gentilina: molto simile alla Lollo










Crispy type: Lattuga simile a Lollo ma dalle foglie molto increspaie







Lattuga da taglio o lattughino



Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Lattuga comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando le foglie raggiungono la dimensione adeguata per il raccolto. Se non raccolte,le piante di Lattuga fioriscono (l’anno seguente o a volte lo stesso anno) producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
 
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Lattuga può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca.pH neutro, cioè un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Lattuga può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Temperature diurne sopra 25°C e notturne sopra 16°C inducono la pianta è indotta a fiorire.
Esposizione: Mezzombra

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Lattuga necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Lattuga necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire però con largo anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Lattuga necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per la Lattuga sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario
N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 110Kg/ha (11g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
 
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:le varietà primaverili a febbraio-marzo in semenzaio caldo in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina); le varietà estive a giugno-luglio; le varietà autunnali in agosto-settembre. Il trapianto si effettua quando le piantine hanno 5 foglie,badando a non interrare il colletto. Il sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 30 cm sulla fila. La lattuga da taglio si semina a spaglio o in file direttamente in campo. La lattuga si semina in luna calante. Per un fabbisogno di 6 kg di lattuga occorrono 30 piante. In un metro quadro si possono collocare 6-8 piante. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 800 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 15-20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.
Consociazione e Rotazione
Consociazioni : la Lattuga si può consociare con pomodoro,cetriolo,peperone.cipolla,ravanello,porro e melanzana.
Rotazioni: la coltivazione della Lattuga sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Composite.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc  per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.




Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamatura con telo in pvc trasparente e non scuro che causa una maggiore concentrazione di nitrati nelle foglie.
  • In estate coprire la proda con una rete ombreggiante
  • In inverno proteggere con tessuto non tessuto.

Raccolto e Conservazione
Raccolto : La lattuga si raccoglie quando si raggiunge la grandezza varietale. La lattuga da taglio si recide alla base e poi ricaccia.
Conservazione : in locale fresco in cassette contenenti i cespi di lattuga con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita. In campo alcuni tipi di Lattuga (le tipologie Iceberg) possono svernare in campo protette con tessuto non tessuto o sotto tunnel.

Utilizzi
In cucina







La Cicoria e’ un ortaggio di cui si consumano le foglie  oppure, in particolari varietà, i germogli carnosi o la radice. Diversamente dalla Lattuga, la Cicoria selvatica è commestibile anche se piuttosto amara. Contiene inulina e sali minerali ed ha proprietà depurative e ipoglicemizzanti.
La Cicoria è una pianta erbacea biennale dicotiledone. Durante il primo anno sviluppa una rosetta basale di foglie, mentre nel secondo anno va a fiore. La radice è un robusto fittone e le foglie lungo il fusto sono piccole, lanceolate, alterne e profondamente incise.L’infiorescenza è un capolino blu e il frutto è un achenio. L’aspetto, il colore e la morfologia generale è molto differente a seconda delle varietà.
La coltivazione della Cicoria (selvatica) risale al tempo degli antichi egizi e dei greci e romani che la apprezzavano soprattutto per  le proprietà disintossicanti.





Dizionario
Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta

Varietà di Cicoria

Le varietà si distinguono per la tipologia:







A Grumolo – a volte classificata come Radicchio, forma una rosetta di foglie verdi più o meno scure o rosse.






Catalogna – presenta foglie frastagliate con costa bianca o rossa.




Catalogna Puntarelle - è una cicoria catalogna di cui si consumano i germogli carnosi (puntarelle)



Pan di Zucchero - a volte classificata come Radicchio, presenta un cespo compatto in altezza.



Da taglio - varietà a foglie piccole, che tagliate, ricacciano.






Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Cicoria comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando le foglie raggiungono la dimensione adeguata per il raccolto. Se non raccolte,le piante di Cicoria fioriscono (l’anno seguente o a volte lo stesso anno) producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Cicoria può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Cicoria può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
In estate,quando il fotoperiodo è lungo, la pianta è indotta a fiorire.
Esposizione: Mezzombra


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Cicoria necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Cicoria necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con largo anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Cicoria necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per la Cicoria sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario
N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 180Kg/ha (18g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo cn fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:

Cicoria a grumolo – ad agosto/settembre a spaglio con successivo diradamento oppure a file con sesto di impianto di 25 cm tra le file e 30 cm sulla fila.
Cicoria da taglio - da marzo a ottobre direttamente in campo a spaglio o in file con sesto d’impianto di 10 cm tra le file e 10 cm sulla fila.


Cicoria catalogna –  a luglio/agosto direttamente in campo oppure a giugno in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora dopo 30-40 giorni. Il sesto
di impianto è di 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila.
Cicoria catalogna puntarelle - a marzo o ad agosto direttamente in campo oppure a febbraio in semenzaio caldo o luglio in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora dopo 30-40 giorni. Il sesto di impianto è di 50 cm tra le file e 40 cm sulla fila.
Cicoria Pan di zucchero a luglio in contenitori alveolari (per ogni alveolo si
introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora ad agosto. Il sesto di impianto è di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila.








Cicoria da radice - da marzo a maggio direttamente in campo a file con sesto di impianto di 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila.






La cicoria si semina in luna calante. In generale, per un fabbisogno di 13 kg di cicoria occorrono 30 piante. In un metro quadro si possono collocare 8-15 piante. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 800 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : la Cicoria si può consociare con pomodoro,fagiolo,carota, finocchio.
Rotazioni: la coltivazione della Cicoria sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in particolare in estate e in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc
per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per la Catalogna e Pan di Zucchero è preferibile pacciamare con telo nero o paglia.
  • In estate coprire la proda con una rete ombreggiante
  • In inverno proteggere con tessuto non tessuto.

Raccolto e Conservazione
Raccolto : La Cicoria si raccoglie quando si raggiunge la grandezza varietale.
  • Cicoria a grumolo – in primavera si raccoglie tutta la rosetta con le radici.
  • Cicoria catalogna – in primavera
  • Cicoria catalogna puntarelle – in estate se seminata a marzo o in primavera se seminata ad agosto.
  • Cicoria Pan di zucchero - in autunno prima delle gelate.
  • Cicoria da taglio - si recide alla base e poi ricaccia.
  • Cicoria da radice - si raccoglie in autunno-inverno.
  • Cicoria Rosa e Rosa Isontina - in autunno-inverno, dopo i primi geli.             
Conservazione: in campo eventualmente protetta con tessuto non tessuto o sotto tunnel in inverno.

Utilizzi
In cucina







E’ una varietà di Cicoria sottoposta, in genere, ad imbianchimento. Ha proprietà diuretiche e lassative. E’ un ortaggio tipicamente italiano, coltivato soprattutto in Veneto.
Il Radicchio è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La radice è un fittone e le foglie, di dimensione, forma e colore dipendente dalle varietà, formano un cespo al centro del quale si forma una ‘’testa’’ compatta sferica. L’infiorescenza è un capolino con fiori azzurri che compare in estate nel secondo anno di coltivazione.
Il Radicchio ha origini mediterranee e viene coltivato fin dai tempi dei Greci e Romani. In seguito ad opportuni incroci si sono ottenuti dapprima i Radicchi  rossi e in seguito quelli variegati (incrociando il Radicchio Rosso con la Scarola) e quelli bianchi. La pratica dell’imbianchimento risale al 1700.

Dizionario
Essendo il Radicchio un ortaggio tipicamente italiano lo si traduce come Radicchio in tutte le lingue

Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;sylvestre=dal latino silvester/silvestris=boschivo,selvatico



Varietà di Radicchio
Le varietà si distinguono per il colore e forma della ‘’testa’’ o delle foglie e per la località di maggior produzione:
Radicchio rosso di Treviso









Radicchio rosso di Chioggia








Radicchio rosso di Verona






Radicchio variegato




Radicchio Palla bianca







Ciclo colturale
Il ciclo colturale del Radicchio comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando le foglie virano di colore dal verde al rosso oppure al variegato. Il Radicchio rosso viene quindi forzato per ottenere il prodotto desiderato. Se non raccolte,le piante di Radicchio fioriscono l’anno seguente producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
 
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)del Radicchio può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo



Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa. pH 6,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Radicchio può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C

Esposizione: Mezzombra


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Radicchio necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Radicchio necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,il Radicchio necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per il Radicchio sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:da giugno ad agosto a seconda della varietà direttamente in campo o in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi tenere une sola piantina). Il trapianto si effettua quando le piante hanno 8 foglie (a un mese dalla semina) con sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 25 cm sulla fila. Il Radicchio si semina in luna calante. In un metro quadro si possono collocare 7-8 piante. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 800 semi. In generale 1m² fornisce 1 kg di prodotto.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: Il Radicchio si può consociare con pomodoro,fagiolo,carota, finocchio.
Rotazioni: la coltivazione del Radicchio sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie
crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
  • Per proteggere le piante dal gelo prima di praticare l’imbianchimento, utilizzare tunnel di plastica aperti sui lati oppure coprire con tessuto non tessuto.  
L’ imbianchimento è la tipica procedura per ottenere Radicchio tenero e del tipico colore. Si attua per tutte le varietà di Radicchio ad eccezione di quello di Chioggia e quello Palla bianca.
  • Imbianchimento del Radicchio Rosso di Verona : a seconda del numero di piante si attua con
o   1° metodo – se occorre imbianchire poche piante si utilizzano tunnel di plastica di colore nero da aprire leggermente e saltuariamente per favorire la circolazione d’aria.
o   2° metodo – se occorre imbianchire molte piante, dopo averle estirpate con la loro radice,si collocano in campo stratificandole in modo tale che i cespi siano orientati verso l’esterno. Si copre il tutto con telo nero forato o uno spesso strato di foglie. Dopo 2 mesi l’imbianchimento è completato.


  • Imbianchimento del Radicchio Rosso di Treviso : a seconda del ciclo colturale si attua con

o 1° metodo  per Radicchio di Treviso precoce – si tratta semplicemente di serrare le foglie (quando ben asciutte) con un elastico per una ventina di giorni in campo.


o 2° metodo  per Radicchio di Treviso tardivo – le piantine vengono estirpate dopo i primi geli accorciando le foglie e tenendo 10-15 cm di radice. Si legano poi in mazzi da 20 piantine e si ripongono inserendoli in una rete metallica a maglia larga in un contenitore in ambiente buio e fresco contenente acqua fresca da cambiare frequentemente. L’acqua non deve assolutamente bagnare le foglie ma solo lambire il colletto. Dopo 20 giorni, le piantine vanno introdotte singolarmente (sempre in un locale buio ma leggermente riscaldato) in un contenitore con sabbia e terra. Passati 5 giorni il procedimento è terminato.
  • Imbianchimento del Radicchio Rosso di Chioggia :
o   1° metodo -  Le piante con 10 cm di radice vanno ripulite dalle  foglie in cattive condizioni e quelle restanti si cimano a 3 cm dal colletto. Le piantine vanno  poi riposte in verticale in una cassetta munita di fori di scolo con le radici che affondano in sabbia, terriccio e stallatico costantemente mantenuti umidi senza bagnare le foglie. La cassetta va ricoperta con paglia o un foglio di plastica nero. Il locale deve essere piuttosto freddo e poco luminoso. Il Radicchio è così pronto dopo un mese e si tolgono le foglie esterne.

o   2° metodo - Consiste nello scavare una fossa in campo e riporre le piantine trattate come descritto in precedenza e coperte da un telo di plastica nero.






Raccolto e Conservazione
Raccolto : in autunno – inverno quando le teste sono ben chiuse oppure dopo imbianchimento.            
Conservazione: in campo eventualmente protetta con tessuto non tessuto o sotto tunnel in inverno.

Utilizzi
In cucina







E’ una varietà di Cicoria ottenuta artificialmente dopo una particolare tecnica di imbianchimento. Rispetto alle altre Cicorie e Radicchi contiene meno vitamine e sali minerali.
La Cicoria Belga è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La radice è un grosso fittone e le foglie, lanceolate e con nervatura centrale ben evidente, formano un cespo. L’infiorescenza è un capolino e il frutto è un achenio.
La coltivazione della Cicoria Belga risale alla seconda metà dell’800 quando un custode dei giardini botanici di Bruxelles escogitò un metodo per far germogliare le radici di cicoria al buio (wit loof = senza luce).

Dizionario
Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;foliosum=dal latino foliosus=frondoso



Varietà di Cicoria belga
Le varietà sono tutte simili, a parte  varietà che sono rosse invece che gialle e il ciclo colturale che può essere precoce o tardivo.






Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Cicoria belga comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando le foglie e le radici assumono una grandezza adeguata per il raccolto e la forzatura. Se non raccolte,le piante di Cicoria belga fioriscono l’anno seguente producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
 
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Cicoria belga può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo



Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Cicoria belga può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Poiché la grossa radice ha un ruolo fondamentale per l’imbianchimento, è preferibile coltivare su filari rialzati.

Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C

Esposizione: Mezzombra

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Cicoria belga necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Cicoria belga necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,la Cicoria belga necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per la Cicoria belga sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la
somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:in maggio-giugno direttamente in campo con sesto di impianto di 30 cm tra le file e 30 cm sulla fila. La semina in contenitori alveolari è sconsigliata perché le radici a fittone vengono deformate.La Cicoria belga si semina in luna calante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: La Cicoria belga si può consociare con pomodoro,fagiolo,carota, finocchio.
Rotazioni: la coltivazione della Cicoria belga sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc
per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.

Imbianchimento o forzatura : è la tipica procedura per ottenere la Cicoria belga tenera e del tipico colore giallo.

In autunno si estirpano le piante con tutta la loro radice e si lasciano sul campo per 5 giorni; successivamente si recidono le foglie lasciandone 2-3 cm ed evitando scrupolosamente di lesionare il germoglio posto al centro. Si portano poi in
locale buio e freddo per un mese. Successivamente si recide il fittone a 20 cm di lunghezza e si inseriscono le piantine in un contenitore con fori di scolo e riempito di terra mista a un pò di sabbia. Si lascia il tutto per un mese in un locale buio ma sufficientemente riscaldato (10°C) mantenendo costantemente umido il terriccio. A questo punto il prodotto è pronto da consumare.

Un altro metodo più sbrigativo consiste nel compiere l’intera operazione in campo sotto tunnel anziché in un locale buio.  





Industrialmente (ma anche artigianalmente) la Cicoria belga viene forzata ponendo le piante estirpate fra le doghe di bancali riempite di terra e in un locale buio









Raccolto e Conservazione
Raccolto: dopo l’imbianchimento, con le foglie giallo chiaro.           
Conservazione: in frigorifero.

Utilizzi
In cucina, sempre cruda.









L'Indivia è un ortaggio da insalata di cui si consumano le foglie ricche di vitamina A, C e B9.
L’Indivia è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. L’Indivia ha foglie molto increspate.Le infiorescenze sono capolini con fiori azzurri ermafroditi. Il frutto è un achenio.



Dizionario
Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;endivia=dal greco entýbion, a sua volta derivante dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;crispum=dal latino crispus=riccio,in riferimento alle foglie crespe

Varietà di Indivia
Le varietà di Indivia si distinguono per la tipologia e la capacità o meno di autoimbianchirsi:

Wallonne




Fine Curled o Très fine maraîchère o Fine degli Ortolani





Pancalieri




Da Taglio   

Ciclo colturale
Il ciclo colturale dell'Indivia comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando il cespo raggiunge la dimensione adeguata per il raccolto. Se non raccolte,le piante di Indivia fioriscono (l’anno seguente o a volte lo stesso anno) producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)dell'Indivia può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale dell'Indivia  può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 28°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C

Esposizione: Mezzombra



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L'Indivia necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - L'Indivia necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,l'Indivia necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per l'Indivia sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:da giugno a settembre in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto si effettua quando le piantine hanno 5 foglie con sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila. In un metro quadro si possono collocare 8 piante. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 800 semi. L'Indivia si semina in luna calante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4-5 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: L'Indivia si può consociare con carota, porro,cicoria e cipolla.
Rotazioni: la coltivazione dell' Indivia sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
Imbianchimento o forzatura: è la tipica procedura per ottenere Indivia e Scarola tenere al centro del cespo.
Si pone un piatto di plastica sopra il centro del cespo o un vaso. Dopo l’imbianchimento le  indivie e scarole deperiscono e quindi  conviene imbianchire solo quelle necessarie. Alcune varietà sono auto imbiancanti.
Raccolto e Conservazione
Raccolto: dopo l’imbianchimento, quando raggiungono  la grandezza varietale.          
Conservazione: in locale fresco in cassette contenenti i cespi con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita.

Utilizzi

In cucina, per insalate.







La Scarola è un ortaggio da insalata di cui si consumano le foglie ricche di vitamina A, C e B9.
La Scarola è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La Scarola ha foglie allungate con nervature bianche.Le infiorescenze sono capolini con fiori azzurri ermafroditi. Il frutto è un achenio.



Dizionario
Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;endivia=dal greco entýbion, a sua volta derivante dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;latifolium=dal latino latifolius=dalle foglie larghe

Varietà di Scarola
Le varietà di Scarola si distinguono per la tipologia e la capacità o meno di autoimbianchirsi:

Gigante degli ortolani o Géante maraîchère



Ascolana





Bionda a cuore pieno





Verde o Bubikopf o Nummer Vijf o Grosse bouclée



Cornetto






Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Scarola comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino a quando il cespo raggiunge la dimensione adeguata per il raccolto. Se non raccolte,le piante di Scarola fioriscono (l’anno seguente o a volte lo stesso anno) producendo quindi i semi che ricominciano il ciclo.
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Scarola può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Scarola  può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 28°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C

Esposizione: Mezzombra



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Scarola necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Scarola necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,la Scarola necessita di fosforo e potassio.Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la concentrazione di nitrati nelle foglie.
I Fertilizzanti idonei per la Scarola sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina:da giugno a settembre in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto si effettua quando le piantine hanno 5 foglie con sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila. In un metro quadro si possono collocare 8 piante. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 800 semi. La Scarola si semina in luna calante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4-5 giorni.



Consociazione e Rotazione

Consociazioni: La Scarola si può consociare con carota, porro,cicoria e cipolla.
Rotazioni: la coltivazione della Scarola sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere frequente in modo da mantenere costante l' umidità del terreno. Inizialmente è consigliabile l'irrigazione ad aspersione mentre in seguito praticare altre tecniche irrigue per evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
Imbianchimento o forzatura: è la tipica procedura per ottenere Scarola tenera al centro del cespo.
Si pone un piatto di plastica sopra il centro del cespo o un vaso. Dopo l’imbianchimento la Scarola deperisce e quindi  conviene imbianchire solo quelle necessarie. Alcune varietà sono auto imbiancanti.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: dopo l’imbianchimento, quando raggiungono  la grandezza varietale.          
Conservazione: in locale fresco in cassette contenenti i cespi con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita.

Utilizzi

In cucina, per insalate.







Il Carciofo è un ortaggio di cui si consumano i capolini. Contiene cinarina ad azione antiossidante e di controllo del colesterolo. E’ fonte di vitamine e sali minerali. In particolare svolge azione depurativa di fegato e reni.
Il Carciofo è una pianta erbacea dicotiledone alta anche un metro con la parte ipogea a carattere rizomatoso e provvista di gemme dalle quali  emergono germogli detti carducci. Le foglie sono grandi e bipennatosette. L’infiorescenza è un capolino detto calatide di forma e grandezza variabile a seconda della varietà con brattee esterne e singoli fiori all’interno. I fiori, detti flosculi, si alternano a setole bianche costituendo il pappo.
Il frutto, che viene considerato come se fosse un seme, è un achenio.
Il Carciofo ha origine mediterranea e si pensa che la sua coltivazione sia nata in Sicilia per poi diffondersi prima nel resto d’Italia e poi in Europa.
Veniva consumato non solo a scopo alimentare ma anche curativo e lo si riteneva in ortaggio prezioso, tanto da essere presente solo nei banchetti dei nobili.

Dizionario

Etimologia:Cynara=dal greco kynàra=canina,in riferimento alle spine del carciofo simili ai denti di un cane;cardunculus=dal latino carduus e unculus=piccolo cardo;scolymus=dal greco skolos=spine

Varietà di Carciofo
Le varietà di Carciofo si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Colore delle brattee del capolino.


Presenza o assenza di spine
  • Carciofi spinosi
  • Carciofi poco spinosi
  • Carciofi inermi


Forma del capolino



Fioritura:
  • Varietà rifiorenti: spinose,con produzione continuata autunno-primaverile (Sud Italia)
  • Varietà non rifiorenti : romanesche e violette inermi, con produzione primaverile (Nord Italia)

Tipologia:

Romanesco
   
 


Violetto




Camus


    

Utilizzo :
  • Mercato fresco
  • Industria conserviera (carciofi sott’olio)

Ciclo colturale
Il ciclo colturale del Carciofo può cominciare con la semina,ma più spesso dalla  germogliazione di carducci e/o ovuli. Dopo una crescita vegetativa,la pianta entra in una fase di riposo estivo per poi rivegetare in autunno producendo nuovi carducci e ovuli.L’anno seguente,dopo la sosta vegetativa invernale.germogliano i nuovi carducci e ovuli,mentre la pianta madre produce i capolini che vengono raccolti. La produzione di ulteriori carducci ed ovuli permette al Carciofo di compiere più cicli per diversi anni.  
 
A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)del Carciofo può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,5-7,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Carciofo può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 8°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C

Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Carciofo necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Carciofo necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto all'impianto.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,il Carciofo necessitano di azoto,fosforo e potassio.
I Fertilizzanti idonei per il Carciofo sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 180Kg/ha (18g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
 
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto - La Carciofaia
La proda in cui si coltivano i Carciofi viene definita Carciofaia.Il terreno si lavora in profondità in autunno. La carciofaia ha una durata di circa 5 anni o più. Poi si rinnova, cambiando appezzamento di terreno, utilizzando i carducci prelevati dalla pianta madre o gli ovuli prelevati dalla porzione di fusto sotterraneo.
Nella Carciofaia si impiantano le piantine acquistate presso i garden center, i carducci o gli ovuli (germogli sotterranei che danno origine ai carducci). Le piantine  si trapiantano ad aprile-maggio, i carducci si interrano a marzo o  settembre-ottobre, gli ovuli a luglio-agosto. Il sesto d’impianto è di 100 cm tra le file e 70 cm sulla fila. Dal momento che i Carciofi producono carducci non è necessario cominciare con un numero elevato di piante. Il Carciofo si può anche seminare (in semenzaio caldo e trapianto a maggio) ma il metodo è  poco utilizzato, anche perché si producono solo piante non rifiorenti. 50-60 g di acheni corrispondono a circa 1000 semi.I Carciofi si impiantano in luna crescente.  

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: in genere il Carciofo si coltiva da solo ma può essere consociato con porro, piselli, ravanelli, fagioli, cavoli.
Rotazioni: la coltivazione del Carciofo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole o preferibilmente piante da sovescio


Irrigazione
La stagione irrigua inizia a marzo e si protrae fino a novembre con una interruzione a luglio-agosto durante la fase di riposo vegetativo .La maggiore richiesta di acqua si verifica nel periodo fioritura-ingrossamento dei frutti.  Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 4gg; Kc=1 per i seguenti 4gg;Kc=1 per ulteriori 25gg e Kc=0,95 per gli ultimi 3gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
  • Rincalzatura del terreno alla base delle piante ed eliminazione dei carducci in sovrannumero.
  • Proteggere in inverno con tessuto non tessuto.

Scarducciatura: i carducci si prelevano dalle piante di due anni recidendoli con un coltello con una porzione di radici e lasciandone 2-3 per pianta.In genere si esegue a marzo e/o settembre. I carducci prelevati si impiantano con una porzione di radici e cimando le foglie, preferibilmente dopo aver fatto sviluppare le piantine in vaso.




Prelievo degli ovoli: gli ovoli sono porzioni di rizoma cilindriche derivanti da carducci lasciati sviluppare sulla pianta e presentano diverse gemme apicali e laterali. Si prelevano in estate coprendoli con erba e bagnando fino a germogliamento; in seguito si possono mettere a dimora.   

Dicioccatura: consiste nell’eliminare, in estate quando la pianta è ormai secca, gli steli che hanno prodotto con una piccola porzione ipogea.                                                                           





Raccolto e Conservazione
Raccolto: scalare, in un periodo dipendente dalla varietà (primaverili da marzo a giugno; autunnali da ottobre ad aprile. I capolini devono essere ben chiusi e si tengono 10 cm di gambo recidendolo con un taglio obliquo.            
Conservazione: sott’olio o surgelati

Utilizzi
In cucina,crudi,cotti o fritti eliminando le foglie più esterne e facendo attenzione a non pungersi se la varietà è spinosa. Una volta tagliati per non farli annerire si immergono in acqua e limone.






E’ un ortaggio di cui si consumano le coste carnose dopo imbianchimento. Contiene ferro e potassio ed ha azione digestiva e benefica per il fegato.
Il Cardo è una pianta erbacea dicotiledone perenne ma  coltivata  come annuale e con una altezza che arriva ai 2 metri.Presenta un grosso rizoma da cui si dipartono radici robuste e profonde. Come nel Carciofo, il rizoma possiede gemme da cui vengono emesse nuove piante e ovuli. Il fusto grosso ed eretto presenta foglie alterne pennatosette molto grandi possono essere provviste o meno di spine. I piccioli, o meglio le coste fogliari rappresentano la parte consumata.Le infiorescenze sono capolini con fiori tubulari bianchi o violetti ermafroditi. Tra i fiori si ha la presenza di un pappo. Il frutto è un achenio.
Il Cardo ha origini mediterranee ed è coltivato fin dai tempi degli antichi egizi. Inizialmente era considerato un ortaggio prezioso, fino al diffondersi della coltivazione del Carciofo. La tecnica dell’imbianchimento è stata documentata a partire dal 1500.

Dizionario
Etimologia:Cynara=dal greco kynàra=canina,in riferimento alle spine del carciofo simili ai denti di un cane;cardunculus=dal latino carduus e unculus=piccolo cardo;altilis=ingrossato (dal latino) in riferimento alle coste carnose


Varietà di Cardo
Le varietà di Carciofo si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Tipologia:


Il Cardo gobbo non è una particolare varietà,ma si ottiene tramite una particolare techica di imbianchimento.     




Presenza o assenza di spine (spinoso, poco spinoso e inerme).





Ciclo colturale
Il ciclo colturale del Cardo può cominciare con la semina,ma anche dalla  germogliazione di carducci e/o ovuli. Dopo una crescita vegetativa,la pianta raggiunge le dimensioni adeguate per l'imbianchimento ed il raccolto. Se non raccolto,il Cardo entra in una fase di riposo invernale dopo la quale  rivegeta grazie ai carducci ed ovuli prodotti l'anno precedente.inoltre,la fioritura consente la riproduzione tramite semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,5-7,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Cardo può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 6°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C

Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Cardo necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Cardo necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto all'impianto.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost molto maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,il Cardo necessitano di azoto,fosforo e potassio.
I Fertilizzanti idonei per il Cardo sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 120Kg/ha (12g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : in marzo-aprile in contenitori alveolari con trapianto a dimora a maggio quando le piantine sono alte 10 cm. A differenza dei Carciofi non si utilizzano i carducci o gli ovuli. Il sesto d’impianto è di 100 cm tra le file e 80 cm sulla fila. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 25 semi.I Cardi si seminano in luna calante. 10 m2 di coltivazione producono 30 kg di Cardi.   
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 15-20 giorni.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni: in genere il Cardo si coltiva da solo o con carote,piselli e rapanelli.
Rotazioni: la coltivazione del Cardo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante evitando assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 4gg; Kc=1 per i seguenti 4gg;Kc=1 per ulteriori 25gg e Kc=0,95 per gli ultimi 3gg).In alternativa,dai valori del
tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
Imbianchimento : si esegue un mese prima della raccolta per ottenere coste più dolci e tenere.


1° metodo – E’ il metodo più semplice e consiste nell’avvolgere il fusto con telo nero pacciamante in giornata di sole e con le foglie della pianta asciutte e legate. Il telo può però formare della condensa che porta a marcescenza le coste. E’ quindi preferibile aggiungere paglia o avvolgere carta da giornale sotto il telo.  

2° metodo – Si scava una buca profonda in modo da inserire le piante in verticale una accanto all’altra e in modo che le foglie fuoriescano per un terzo della loro lunghezza. Le piante vanno prelevate con il loro pane di terra e la buca va ricoperta con telo nero e riparata dalla pioggia sotto tunnel o una lamiera (ma se il telo è ben collocato, il riparo può essere superfluo).

3° metodo – se i Cardi da imbianchire sono pochi, si pongono in un locale buio ( in caso contrario si ricoprono con telo nero) con il loro pane di terra e dopo averli legati in un contenitore riempito successivamente con sabbia e terra.
   


4° metodo per ottenere il Cardo Gobbo – non occorre estrarre le piante dal loro sito di coltivazione. Dopo aver legato le foglie, si fa in modo di ripiegare il fusto e coprire con un cumulo di terra lasciando sporgere un terzo  delle foglie. Eventualmente per mantenere le piante piegate si possono utilizzare archetti di ferro.                                                                       


Raccolto e Conservazione
Raccolto:in autunno-inverno prima delle gelate.             
Conservazione: in campo protetto dal gelo o in cantina con radici in sabbia umida

Utilizzi
In cucina come contorno, risotti, ecc.







Scorzonera e Scorzobianca sono ortaggi tipicamente invernali di cui si consuma la radice carnosa ricca di vitamine, sali minerali e inulina. Hanno proprietà depurative.
La Scorzonera e la Scorzobianca sono piante erbacee dicotiledoni perenni dotate di una robusta radice a fittone cilindrica bruna nella prima e bianco-giallognolo nella seconda. La Scorzonera presenta capolini gialli mentre la Scorzobianca rosa, viola o blu. Dal capolino si forma un pappo, comunemente noto come soffione,tramite il quale si diffondono i semi.

Dizionario
Etimologia:Scorzonera=dal latino scortum=pelle e niger/nigri=nero,in riferimento alla buccia nera della radice;hispanica=dal latino hispanicus=ispanico in riferimento alla provenienza della specie.
Tragopogon=dal greco τραγος=caprone e πὠγων=barba,in riferimento alla setole del pappo   somiglianti alla barba di un caprone;porrifolius=dal latino porrus e folium=foglia,in riferimento alla forma delle foglie simili a quelle del Porro.

Varietà di Scorzonera e Scorzobianca
Le varietà si distinguono solo per la lunghezza della radice e,nel caso della Scorzobianca,per il colore dei fiori :




Ciclo colturale

Il ciclo colturale della Scorzonera e Scorzobianca comincia con la semina e dalla germinazione dei semi si sviluppano le piante che vengono estirpate quando le radici raggiungono le dimensioni adeguate. Se non raccolte,le piante ripetono il ciclo tramite nuovi semi prodotti durante l’anno oppure dal ricaccio delle radici in primavera.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,5-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Scorzonera e Scorzobianca  può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Essendo ortaggi da radice è preferibile la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole
In condizione di gelo la pianta muore, mentre il troppo calore o l'aridità possono portarla a montare a seme prima del tempo.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Scorzonera e Scorzobianca necessitano di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a letame, stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - I Fertilizzanti idonei per Scorzonera e Scorzobianca sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.Un elevato apporto di azoto causa lo sviluppo della parte aerea a scapito della radice ed una sua spaccatura.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
Infine i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

Semina / Trapianto
Semina : a marzo-maggio in campo a postarelle con  sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 10 cm sulla fila. In genere però si crea una aiuola in un angolo dell’orto. luna. 100 m2 di coltivazione producono 200 kg di radici. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 70 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 10 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: in genere Scorzonera e Scorzobianca si coltivano da sole o con lattuga,cavolo rapa e aglio.
Rotazioni: la coltivazione della Scorzonera e Scorzobianca sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante evitando assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 30gg; Kc=1,05 per i seguenti 40gg;Kc=1,05 per ulteriori 60gg e Kc=0,95 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del
tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia.
  • Eliminare gli scapi fiorali

Raccolto e Conservazione
Raccolto:dopo 7-8 mesi dalla semina, generalmente ad ottobre.            
Conservazione: in campo sotto tunnel o coperte con tessuto non tessuto, oppure in cassette di legno con sabbia dopo aver reciso le foglie 1cm sopra il colletto.

Utilizzi

Le radici si utilizzano in cucina, bollite o fritte. Quelle di Scorzonera anche crude.





Il Topinambur e’ una pianta spontanea che cresce lungo i bordi delle strade ma che viene coltivato per consumarne i tuberi che,cotti, hanno un sapore simile al carciofo. Sono anche ornamentali per i loro fiori gialli simili al girasole con cui è imparentato. I tuberi (rizomi) non contengono glucosio, ma inulina e sono quindi indicati per mantenere buoni livelli di glicemia.
Il Topinambur è una pianta erbacea dicotiledone perenne dotata di tuberi bitorzoluti e molto simile al girasole. Può arrivare ad una altezzadi due metri con foglie strette e lunghe. I fiori sono dei capolini gialli.
Il Topinambur è originario del Canada e venne esportato in Europa dopo la scoperta dell’America.



Dizionario
Etimologia:Helianthus=dal greco helios=sole e anthos=fiore,in riferimento alla tendenza dei fiori di voltarsi verso il sole;tuberosus=dal latino tuber/tuberis=tubero in riferimento alle radici tuberose.

Varietà di Topinambur
Oltre al comune Topinambur (Helianthus tuberosus) si possono acquistare anche altre varietà che differiscono per :
  • Specie di appartenenza e aspetto dell’infiorescenza
  • Grandezza e colore della scorza del tubero


Ciclo colturale

Il ciclo colturale del Topinambur può cominciare con la semina,ma in genere prende inizio  dalla germinazione dei tuberi. Le piante si sviluppano contemporanemente ai tuberi,quelli originali e quelli che si formano. A fine estate la pianta fiorisce ed in autunno i tuberi raggiungono  le dimensioni adeguate per il raccolto.Lasciando alcuni tuberi nel terreno,questi germoglieranno l'anno successivo ricominciando il ciclo.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 5,5-8,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Topinambur può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Essendo ortaggi da radice è preferibile la coltivazione su prode rialzate.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole
In condizione di gelo la parte aerea della pianta muore, ma i tuberi sopravvivono nel suolo.


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
La concimazione non è necessaria oppure con stallatico o compost.

Semina / Trapianto
Semina: si interrano i tuberi a ottobre o a marzo con sesto d’impianto di  50 cm sia tra le file sia  sulla fila. In genere però si crea una aiuola in un angolo dell’orto (il Topinambur può diventare infestante) oppure una siepe lungo il perimetro che funge anche da frangivento. I tuberi si possono prelevare dalle piante spontanee ma anche acquistare nei supermercati.
Come per le patate, i tuberi si possono suddividere in porzioni che presentino 1-2 ‘’occhi’’ (gemme).




Consociazione e Rotazione

Consociazioni: si coltiva da solo o,al limite con rucola.
Rotazioni: la coltivazione del Topinambur sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere scarsa ed evitando assolutamente i ristagni idrici.
Si può ammettere un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia.
  • Cimare quando la vegetazione è troppo folta. Il Topinambur cresce infatti fino a 2 metri.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: in  inverno quando la vegetazione è secca.            
Conservazione:consumare subito. Lasciare alcuni tuberi nel terreno per i raccolti successivi.

Utilizzi

In cucina, lessato o crudo dopo aver tolto la pelle.






Lo Yacòn è un ortaggio  di cui si consumano i grossi tuberi dolci ma ipocalorici. Ricco di ferro o oligofruttani, ha proprietà ipoglicemizzanti, regolatore del colesterolo e antiossidante. Il sapore è simile alla pera.
Lo Yacòn è una pianta erbacea perenne che raggiunge l’altezza di due metri e con tuberi molto grandi con i quali si propaga. I fiori sono capolini gialli simili al girasole.
E’ originario delle Ande e conosciuto fin dal tempo degli Inca.

Dizionario
Etimologia: Smallanthus=dal nome del botanico John Kunkel Small;sonchifolius=dalle foglie simili a quelle del Sonchus,dal latino Sonchus =Grespino,una pianta delle Asteracee e folium=foglia


Varietà di Yacòn
Si distinguono per il colore della buccia dei tuberi chè può essere bianco o rosso.



Ciclo colturale

Il ciclo colturale dello Yacòn può cominciare con la semina,ma in genere prende inizio  dalla germinazione dei tuberi. Le piante si sviluppano contemporanemente ai tuberi,quelli originali e quelli che si formano. A fine estate la pianta fiorisce ed in autunno i tuberi raggiungono  le dimensioni adeguate per il raccolto.Conservando alcuni tuberi in un luogo fresco ed asciutto,questi possono essere ripiantati l'anno seguente ed il ciclo ricomincia.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca e Franco-Argillosa.pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale dello Yacòn può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm. Coltivabile anche in cassoni.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole
Pur prediligendo temperature calde,i tuberi sopravvivono ad un gelo moderato e di breve durata.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Concimare  con stallatico o compost.

Semina / Trapianto
Lo Yacon produce due tipi di tuberi: piccoli tuberi rossastri in un grappolo alla base dello stelo utilizzati per la propagazione e tuberi di grandi dimensioni, collegati con radici molto sottili e utilizzati come organi di riserva e che non hanno capacità di formare nuovi getti.  A fine primavera i piccoli tuberi vengono divisi e piantati a distanza di 1 metro tra loro e ad una certa profondità.
Lo Yacon può essere propagato anche con tagli dei getti basali con una buona porzione di stelo, poi messi in vasi fino a radicazione e trapianto in estate.



Consociazione e Rotazione
Consociazioni: in genere si coltiva da solo.

Irrigazione
Saltuaria ma abbondante,evitando assolutamente i ristagni idrici.
Si può ammettere un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventualmente pacciamare con paglia.
  • I rizomi lasciati in terra producono nuove piante che vanno diradate se troppo invadenti.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: i grossi tuberi di riserva vengono raccolti in inverno quando tutta la parte aerea della pianta è appassita.La raccolta deve essere eseguira con molta attenzione, per non danneggiare i tuberi.         
Conservazione: Dopo averli separati dallo stelo centrale, i tuberi  possono essere conservati in un luogo buio, fresco, asciutto e arieggiato per parecchi mesi. Durante la conservazione aumenta la concentrazione degli zuccheri.

Utilizzi
I tuberi, dopo lavaggio e sbucciatura, possono essere consumati crudi, cotti, fritti oppure per crostate, frittelle e hanno     proprietà ipoglicemizzanti, protettori della flora batterica intestinale e     utili contro la stipsi. Risultano più dolci se lasciati al sole fino ad increspatura della buccia.  






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