Le Composite
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La Lattuga è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. Le foglie sono di dimensione, forma e colore dipendente dalle varietà. La radice è un fittone e i fiori sono capolini gialli ermafroditi. Il seme è un achenio.
La coltivazione della Lattuga risale agli antichi Egizi e venne ampiamente diffusa dai Romani.




Etimologia: Lactuca=dal latino Lac/Lactis=Latte,in riferimento al liquido lattiginoso prodotto dalla pianta;sativa=dal latino sativus=seminato,coltivato

Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Gruppo di appartenenza:
Lactuca sativa var. capitata:

Lattuga a cappuccio o butterhead: tipica Lattuga da cespo che forma una 'testa' globosa al centro

Lattuga iceberg o brasiliana: Lattuga da cespo resistente alle basse temperature

Lattuga batavia e Lattuga canasta
Lactuca sativa var. longifolia:

Lactuca sativa var. crispa:

Lattuga a foglia di quercia o oakleaf: Lattuga dalla forma tipica delle foglie, utilizzata anche da taglio

Lattuga lollo: Lattuga con un cespo formato da molte foglie e utilizzabile anche da taglio

Lattuga gentile o gentilina: molto simile alla Lollo

Crispy type: Lattuga simile a Lollo ma dalle foglie molto increspaie

Lattuga da taglio o lattughino





Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Lattuga può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Lattuga può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Temperature diurne sopra 25°C e notturne sopra 16°C inducono la pianta è indotta a fiorire.
Esposizione: Mezzombra

Correzione dell'acidità - La Lattuga necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Lattuga necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire però con largo anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per la Lattuga sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario
N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 110Kg/ha (11g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.


Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 15-20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.


Rotazioni: la coltivazione della Lattuga sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Composite.


Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc
per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).

In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari

- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamatura con telo in pvc trasparente e non scuro che causa una maggiore concentrazione di nitrati nelle foglie.
- In estate coprire la proda con una rete ombreggiante
- In inverno proteggere con tessuto non tessuto.


Conservazione : in locale fresco in cassette contenenti i cespi di lattuga con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita. In campo alcuni tipi di Lattuga (le tipologie Iceberg) possono svernare in campo protette con tessuto non tessuto o sotto tunnel.







La Cicoria è una pianta erbacea biennale dicotiledone. Durante il primo anno sviluppa una rosetta basale di foglie, mentre nel secondo anno va a fiore. La radice è un robusto fittone e le foglie lungo il fusto sono piccole, lanceolate, alterne e profondamente incise.L’infiorescenza è un capolino blu e il frutto è un achenio. L’aspetto, il colore e la morfologia generale è molto differente a seconda delle varietà.

La coltivazione della Cicoria (selvatica) risale al tempo degli antichi egizi e dei greci e romani che la apprezzavano soprattutto per le proprietà disintossicanti.

Dizionario


Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta

Varietà di Cicoria

Le varietà si distinguono per la tipologia:

A Grumolo – a volte classificata come Radicchio, forma una rosetta di foglie verdi più o meno scure o rosse.

Catalogna – presenta foglie frastagliate con costa bianca o rossa.








Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Cicoria può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo

Suolo e Fattori climatici

Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Cicoria può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
In estate,quando il fotoperiodo è lungo, la pianta è indotta a fiorire.
Esposizione: Mezzombra

Correzione dell'acidità - La Cicoria necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Cicoria necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con largo anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per la Cicoria sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario
N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 180Kg/ha (18g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo cn fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina:

Cicoria a grumolo – ad agosto/settembre a spaglio con successivo diradamento oppure a file con sesto di impianto di 25 cm tra le file e 30 cm sulla fila.
Cicoria da taglio - da marzo a ottobre direttamente in campo a spaglio o in file con sesto d’impianto di 10 cm tra le file e 10 cm sulla fila.

Cicoria catalogna – a luglio/agosto direttamente in campo oppure a giugno in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora dopo 30-40 giorni. Il sesto
di impianto è di 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila.
Cicoria catalogna puntarelle - a marzo o ad agosto direttamente in campo oppure a febbraio in semenzaio caldo o luglio in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora dopo 30-40 giorni. Il sesto di impianto è di 50 cm tra le file e 40 cm sulla fila.

Cicoria Pan di zucchero – a luglio in contenitori alveolari (per ogni alveolo si
introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) con trapianto a dimora ad agosto. Il sesto di impianto è di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila.

Cicoria da radice - da marzo a maggio direttamente in campo a file con sesto di impianto di 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila.
La cicoria si semina in luna calante. In generale, per un fabbisogno di 13 kg di cicoria occorrono 30 piante. In un metro quadro si possono collocare 8-15 piante. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 800 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione della Cicoria sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc

per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Per la Catalogna e Pan di Zucchero è preferibile pacciamare con telo nero o paglia.
- In estate coprire la proda con una rete ombreggiante
- In inverno proteggere con tessuto non tessuto.

Raccolto e Conservazione
Raccolto : La Cicoria si raccoglie quando si raggiunge la grandezza varietale.
- Cicoria a grumolo – in primavera si raccoglie tutta la rosetta con le radici.
- Cicoria catalogna – in primavera
- Cicoria catalogna puntarelle – in estate se seminata a marzo o in primavera se seminata ad agosto.
- Cicoria Pan di zucchero - in autunno prima delle gelate.
- Cicoria da taglio - si recide alla base e poi ricaccia.
- Cicoria da radice - si raccoglie in autunno-inverno.
- Cicoria Rosa e Rosa Isontina - in autunno-inverno, dopo i primi geli.
Conservazione: in campo eventualmente protetta con tessuto non tessuto o sotto tunnel in inverno.







Il Radicchio è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La radice è un fittone e le foglie, di dimensione, forma e colore dipendente dalle varietà, formano un cespo al centro del quale si forma una ‘’testa’’ compatta sferica. L’infiorescenza è un capolino con fiori azzurri che compare in estate nel secondo anno di coltivazione.
Il Radicchio ha origini mediterranee e viene coltivato fin dai tempi dei Greci e Romani. In seguito ad opportuni incroci si sono ottenuti dapprima i Radicchi rossi e in seguito quelli variegati (incrociando il Radicchio Rosso con la Scarola) e quelli bianchi. La pratica dell’imbianchimento risale al 1700.

Dizionario

Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;sylvestre=dal latino silvester/silvestris=boschivo,selvatico

Varietà di Radicchio
Le varietà si distinguono per il colore e forma della ‘’testa’’ o delle foglie e per la località di maggior produzione:



Radicchio rosso di Chioggia

Radicchio rosso di Verona

Radicchio variegato

Radicchio Palla bianca



Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)del Radicchio può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Radicchio può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Mezzombra

Correzione dell'acidità - Il Radicchio necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Radicchio necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per il Radicchio sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione del Radicchio sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.



crittogamiche. Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.




- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
- Per proteggere le piante dal gelo prima di praticare l’imbianchimento, utilizzare tunnel di plastica aperti sui lati oppure coprire con tessuto non tessuto.
L’ imbianchimento è la tipica procedura per ottenere Radicchio tenero e del tipico colore. Si attua per tutte le varietà di Radicchio ad eccezione di quello di Chioggia e quello Palla bianca.

- Imbianchimento del Radicchio Rosso di Verona : a seconda del numero di piante si attua con
o 1° metodo – se occorre imbianchire poche piante si utilizzano tunnel di plastica di colore nero da aprire leggermente e saltuariamente per favorire la circolazione d’aria.

- Imbianchimento del Radicchio Rosso di Treviso : a seconda del ciclo colturale si attua con

o 1° metodo per Radicchio di Treviso precoce – si tratta semplicemente di serrare le foglie (quando ben asciutte) con un elastico per una ventina di giorni in campo.

o 2° metodo per Radicchio di Treviso tardivo – le piantine vengono estirpate dopo i primi geli accorciando le foglie e tenendo 10-15 cm di radice. Si legano poi in mazzi da 20 piantine e si ripongono inserendoli in una rete metallica a maglia larga in un contenitore in ambiente buio e fresco contenente acqua fresca da cambiare frequentemente. L’acqua non deve assolutamente bagnare le foglie ma solo lambire il colletto. Dopo 20 giorni, le piantine vanno introdotte singolarmente (sempre in un locale buio ma leggermente riscaldato) in un contenitore con sabbia e terra. Passati 5 giorni il procedimento è terminato.
- Imbianchimento del Radicchio Rosso di Chioggia :


o 2° metodo - Consiste nello scavare una fossa in campo e riporre le piantine trattate come descritto in precedenza e coperte da un telo di plastica nero.

Raccolto : in autunno – inverno quando le teste sono ben chiuse oppure dopo imbianchimento.
Conservazione: in campo eventualmente protetta con tessuto non tessuto o sotto tunnel in inverno.

Utilizzi






La Cicoria Belga è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La radice è un grosso fittone e le foglie, lanceolate e con nervatura centrale ben evidente, formano un cespo. L’infiorescenza è un capolino e il frutto è un achenio.
La coltivazione della Cicoria Belga risale alla seconda metà dell’800 quando un custode dei giardini botanici di Bruxelles escogitò un metodo per far germogliare le radici di cicoria al buio (wit loof = senza luce).

Dizionario


Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;intybus=dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;foliosum=dal latino foliosus=frondoso

Varietà di Cicoria belga





Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Cicoria belga può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Cicoria belga può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Poiché la grossa radice ha un ruolo fondamentale per l’imbianchimento, è preferibile coltivare su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Mezzombra

Correzione dell'acidità - La Cicoria belga necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Cicoria belga necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per la Cicoria belga sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la
somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.


Rotazioni: la coltivazione della Cicoria belga sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc

per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.

Imbianchimento o forzatura : è la tipica procedura per ottenere la Cicoria belga tenera e del tipico colore giallo.


locale buio e freddo per un mese. Successivamente si recide il fittone a 20 cm di lunghezza e si inseriscono le piantine in un contenitore con fori di scolo e riempito di terra mista a un pò di sabbia. Si lascia il tutto per un mese in un locale buio ma sufficientemente riscaldato (10°C) mantenendo costantemente umido il terriccio. A questo punto il prodotto è pronto da consumare.

Un altro metodo più sbrigativo consiste nel compiere l’intera operazione in campo sotto tunnel anziché in un locale buio.

Industrialmente (ma anche artigianalmente) la Cicoria belga viene forzata ponendo le piante estirpate fra le doghe di bancali riempite di terra e in un locale buio

Raccolto e Conservazione
Raccolto: dopo l’imbianchimento, con le foglie giallo chiaro.
Conservazione: in frigorifero.







L'Indivia è un ortaggio da insalata di cui si consumano le foglie ricche di vitamina A, C e B9.
L’Indivia è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. L’Indivia ha foglie molto increspate.Le infiorescenze sono capolini con fiori azzurri ermafroditi. Il frutto è un achenio.

Dizionario


Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;endivia=dal greco entýbion, a sua volta derivante dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;crispum=dal latino crispus=riccio,in riferimento alle foglie crespe

Varietà di Indivia
Le varietà di Indivia si distinguono per la tipologia e la capacità o meno di autoimbianchirsi:

Wallonne

Fine Curled o Très fine maraîchère o Fine degli Ortolani

Pancalieri



Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)dell'Indivia può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale dell'Indivia può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 28°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Mezzombra

Correzione dell'acidità - L'Indivia necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - L'Indivia necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per l'Indivia sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.


Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4-5 giorni.


Rotazioni: la coltivazione dell' Indivia sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione


Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.

Imbianchimento o forzatura: è la tipica procedura per ottenere Indivia e Scarola tenere al centro del cespo.
Si pone un piatto di plastica sopra il centro del cespo o un vaso. Dopo l’imbianchimento le indivie e scarole deperiscono e quindi conviene imbianchire solo quelle necessarie. Alcune varietà sono auto imbiancanti.

Raccolto: dopo l’imbianchimento, quando raggiungono la grandezza varietale.
Conservazione: in locale fresco in cassette contenenti i cespi con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita.

Utilizzi

In cucina, per insalate.





La Scarola è un ortaggio da insalata di cui si consumano le foglie ricche di vitamina A, C e B9.
La Scarola è una pianta erbacea dicotiledone biennale, coltivata come annuale. La Scarola ha foglie allungate con nervature bianche.Le infiorescenze sono capolini con fiori azzurri ermafroditi. Il frutto è un achenio.

Dizionario


Etimologia: Cichorium=dal greco κιχόρη ( cichóre)=Cicoria;endivia=dal greco entýbion, a sua volta derivante dall'egiziano tybi =gennaio, per il periodo locale di crescita della pianta;latifolium=dal latino latifolius=dalle foglie larghe

Varietà di Scarola
Le varietà di Scarola si distinguono per la tipologia e la capacità o meno di autoimbianchirsi:

Gigante degli ortolani o Géante maraîchère

Ascolana

Bionda a cuore pieno

Verde o Bubikopf o Nummer Vijf o Grosse bouclée

Cornetto



Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)della Scarola può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Scarola può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 28°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Mezzombra

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Scarola necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La Scarola necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto alla semina.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per la Scarola sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4-5 giorni.

Consociazione e Rotazione

Consociazioni: La Scarola si può consociare con carota, porro,cicoria e cipolla.
Rotazioni: la coltivazione della Scarola sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione


Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 20gg; Kc=1 per i seguenti 30gg;Kc=1 per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.

Imbianchimento o forzatura: è la tipica procedura per ottenere Scarola tenera al centro del cespo.
Si pone un piatto di plastica sopra il centro del cespo o un vaso. Dopo l’imbianchimento la Scarola deperisce e quindi conviene imbianchire solo quelle necessarie. Alcune varietà sono auto imbiancanti.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: dopo l’imbianchimento, quando raggiungono la grandezza varietale.
Conservazione: in locale fresco in cassette contenenti i cespi con le loro radici e la zolla di terra periodicamente inumidita.

Utilizzi

In cucina, per insalate.





Il Carciofo è una pianta erbacea dicotiledone alta anche un metro con la parte ipogea a carattere rizomatoso e provvista di gemme dalle quali emergono germogli detti carducci. Le foglie sono grandi e bipennatosette.
L’infiorescenza è un capolino detto calatide di forma e grandezza variabile a seconda della varietà con brattee esterne e singoli fiori all’interno. I fiori, detti flosculi, si alternano a setole bianche costituendo il pappo.

Il frutto, che viene considerato come se fosse un seme, è un achenio.
Il Carciofo ha origine mediterranea e si pensa che la sua coltivazione sia nata in Sicilia per poi diffondersi prima nel resto d’Italia e poi in Europa.
Veniva consumato non solo a scopo alimentare ma anche curativo e lo si riteneva in ortaggio prezioso, tanto da essere presente solo nei banchetti dei nobili.

Dizionario


Etimologia:Cynara=dal greco kynàra=canina,in riferimento alle spine del carciofo simili ai denti di un cane;cardunculus=dal latino carduus e unculus=piccolo cardo;scolymus=dal greco skolos=spine

Varietà di Carciofo
Le varietà di Carciofo si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Colore delle brattee del capolino.

- Carciofi spinosi
- Carciofi poco spinosi
- Carciofi inermi

Forma del capolino
Fioritura:
- Varietà rifiorenti: spinose,con produzione continuata autunno-primaverile (Sud Italia)
- Varietà non rifiorenti : romanesche e violette inermi, con produzione primaverile (Nord Italia)
Tipologia:

Romanesco

Violetto

Camus



Utilizzo :
- Mercato fresco
- Industria conserviera (carciofi sott’olio)

Ciclo colturale

A seconda della varietà il ciclo colturale ( e quindi il raccolto)del Carciofo può essere precoce,medio-precoce. medio-tardivo e tardivo


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Carciofo può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 8°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correzione dell'acidità - Il Carciofo necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Carciofo necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto all'impianto.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per il Carciofo sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 180Kg/ha (18g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.


Nella Carciofaia si impiantano le piantine acquistate presso i garden center, i carducci o gli ovuli (germogli sotterranei che danno origine ai carducci). Le piantine si trapiantano ad aprile-maggio, i carducci si interrano a marzo o settembre-ottobre, gli ovuli a luglio-agosto. Il sesto d’impianto è di 100 cm tra le file e 70 cm sulla fila. Dal momento che i Carciofi producono carducci non è necessario cominciare con un numero elevato di piante. Il Carciofo si può anche seminare (in semenzaio caldo e trapianto a maggio) ma il metodo è poco utilizzato, anche perché si producono solo piante non rifiorenti. 50-60 g di acheni corrispondono a circa 1000 semi.I Carciofi si impiantano in luna crescente.


Rotazioni: la coltivazione del Carciofo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole o preferibilmente piante da sovescio

Irrigazione

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le
diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 4gg; Kc=1 per i seguenti 4gg;Kc=1 per ulteriori 25gg e Kc=0,95 per gli ultimi 3gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).

In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.
- Rincalzatura del terreno alla base delle piante ed eliminazione dei carducci in sovrannumero.
- Proteggere in inverno con tessuto non tessuto.

Scarducciatura: i carducci si prelevano dalle piante di due anni recidendoli con un coltello con una porzione di radici e lasciandone 2-3 per pianta.In genere si esegue a marzo e/o settembre. I carducci prelevati si impiantano con una porzione di radici e cimando le foglie, preferibilmente dopo aver fatto sviluppare le piantine in vaso.

Prelievo degli ovoli: gli ovoli sono porzioni di rizoma cilindriche derivanti da carducci lasciati sviluppare sulla pianta e presentano diverse gemme apicali e laterali. Si prelevano in estate coprendoli con erba e bagnando fino a germogliamento; in seguito si possono mettere a dimora.

Dicioccatura: consiste nell’eliminare, in estate quando la pianta è ormai secca, gli steli che hanno prodotto con una piccola porzione ipogea.

Raccolto: scalare, in un periodo dipendente dalla varietà (primaverili da marzo a giugno; autunnali da ottobre ad aprile. I capolini devono essere ben chiusi e si tengono 10 cm di gambo recidendolo con un taglio obliquo.
Conservazione: sott’olio o surgelati








Il Cardo è una pianta erbacea dicotiledone perenne ma coltivata come annuale e con una altezza che arriva ai 2 metri.Presenta un grosso rizoma da cui si dipartono radici robuste e profonde. Come nel Carciofo, il rizoma possiede gemme da cui vengono emesse nuove piante e ovuli. Il fusto grosso ed eretto presenta foglie alterne pennatosette molto grandi possono essere provviste o meno di spine. I piccioli, o meglio le coste fogliari rappresentano la parte consumata.Le infiorescenze sono capolini con fiori tubulari bianchi o violetti ermafroditi. Tra i fiori si ha la presenza di un pappo. Il frutto è un achenio.
Il Cardo ha origini mediterranee ed è coltivato fin dai tempi degli antichi egizi. Inizialmente era considerato un ortaggio prezioso, fino al diffondersi della coltivazione del Carciofo. La tecnica dell’imbianchimento è stata documentata a partire dal 1500.

Dizionario


Etimologia:Cynara=dal greco kynàra=canina,in riferimento alle spine del carciofo simili ai denti di un cane;cardunculus=dal latino carduus e unculus=piccolo cardo;altilis=ingrossato (dal latino) in riferimento alle coste carnose

Varietà di Cardo
Le varietà di Carciofo si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Tipologia:



Il Cardo gobbo non è una particolare varietà,ma si ottiene tramite una particolare techica di imbianchimento.

Presenza o assenza di spine (spinoso, poco spinoso e inerme).

Ciclo colturale



Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Cardo può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 6°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole

Correzione dell'acidità - Il Cardo necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Cardo necessita di una buona dotazione di sostanza organica da distribuire con anticipo rispetto all'impianto.Si ricorre quindi a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per il Cardo sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 120Kg/ha (12g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L'apporto di Azoto,se supera le 100 unità,è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:50% subito prima dell'impianto ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 15-20 giorni.


Rotazioni: la coltivazione del Cardo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 4gg; Kc=1 per i seguenti 4gg;Kc=1 per ulteriori 25gg e Kc=0,95 per gli ultimi 3gg).In alternativa,dai valori del

tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia o telo nero.

Imbianchimento : si esegue un mese prima della raccolta per ottenere coste più dolci e tenere.

1° metodo – E’ il metodo più semplice e consiste nell’avvolgere il fusto con telo nero pacciamante in giornata di sole e con le foglie della pianta asciutte e legate. Il telo può però formare della condensa che porta a marcescenza le coste. E’ quindi preferibile aggiungere paglia o avvolgere carta da giornale sotto il telo.

2° metodo – Si scava una buca profonda in modo da inserire le piante in verticale una accanto all’altra e in modo che le foglie fuoriescano per un terzo della loro lunghezza. Le piante vanno prelevate con il loro pane di terra e la buca va ricoperta con telo nero e riparata dalla pioggia sotto tunnel o una lamiera (ma se il telo è ben collocato, il riparo può essere superfluo).

3° metodo – se i Cardi da imbianchire sono pochi, si pongono in un locale buio ( in caso contrario si ricoprono con telo nero) con il loro pane di terra e dopo averli legati in un contenitore riempito successivamente con sabbia e terra.

4° metodo per ottenere il Cardo Gobbo – non occorre estrarre le piante dal loro sito di coltivazione. Dopo aver legato le foglie, si fa in modo di ripiegare il fusto e coprire con un cumulo di terra lasciando sporgere un terzo delle foglie. Eventualmente per mantenere le piante piegate si possono utilizzare archetti di ferro.

Raccolto:in autunno-inverno prima delle gelate.
Conservazione: in campo protetto dal gelo o in cantina con radici in sabbia umida







La Scorzonera e la Scorzobianca sono piante erbacee dicotiledoni perenni dotate di una robusta radice a fittone cilindrica bruna nella prima e bianco-giallognolo nella seconda. La Scorzonera presenta capolini gialli mentre la Scorzobianca rosa, viola o blu. Dal capolino si forma un pappo, comunemente noto come soffione,tramite il quale si diffondono i semi.

Dizionario


Etimologia:Scorzonera=dal latino scortum=pelle e niger/nigri=nero,in riferimento alla buccia nera della radice;hispanica=dal latino hispanicus=ispanico in riferimento alla provenienza della specie.
Tragopogon=dal greco τραγος=caprone e πὠγων=barba,in riferimento alla setole del pappo somiglianti alla barba di un caprone;porrifolius=dal latino porrus e folium=foglia,in riferimento alla forma delle foglie simili a quelle del Porro.

Varietà di Scorzonera e Scorzobianca





Ciclo colturale

Il ciclo colturale della Scorzonera e Scorzobianca comincia con la semina e dalla germinazione dei semi si sviluppano le piante che vengono estirpate quando le radici raggiungono le dimensioni adeguate. Se non raccolte,le piante ripetono il ciclo tramite nuovi semi prodotti durante l’anno oppure dal ricaccio delle radici in primavera.


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Scorzonera e Scorzobianca può raggiungere i 30 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Essendo ortaggi da radice è preferibile la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole
In condizione di gelo la pianta muore, mentre il troppo calore o l'aridità possono portarla a montare a seme prima del tempo.

Correzione dell'acidità - Scorzonera e Scorzobianca necessitano di un suolo a reazione tendenzialmente neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a letame, stallatico e/o compost ben maturi.

In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.Un elevato apporto di azoto causa lo sviluppo della parte aerea a scapito della radice ed una sua spaccatura.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
Infine i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-impianto –Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 10 giorni.


Rotazioni: la coltivazione della Scorzonera e Scorzobianca sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.


Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 30gg; Kc=1,05 per i seguenti 40gg;Kc=1,05 per ulteriori 60gg e Kc=0,95 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del

tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di 14mm per ettaro,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia.
- Eliminare gli scapi fiorali

Raccolto e Conservazione
Raccolto:dopo 7-8 mesi dalla semina, generalmente ad ottobre.
Conservazione: in campo sotto tunnel o coperte con tessuto non tessuto, oppure in cassette di legno con sabbia dopo aver reciso le foglie 1cm sopra il colletto.

Utilizzi

Le radici si utilizzano in cucina, bollite o fritte. Quelle di Scorzonera anche crude.





Il Topinambur è una pianta erbacea dicotiledone perenne dotata di tuberi bitorzoluti e molto simile al girasole. Può arrivare ad una altezzadi due metri con foglie strette e lunghe. I fiori sono
dei capolini gialli.

Il Topinambur è originario del Canada e venne esportato in Europa dopo la scoperta dell’America.

Dizionario


Etimologia:Helianthus=dal greco helios=sole e anthos=fiore,in riferimento alla tendenza dei fiori di voltarsi verso il sole;tuberosus=dal latino tuber/tuberis=tubero in riferimento alle radici tuberose.

Varietà di Topinambur
Oltre al comune Topinambur (Helianthus tuberosus) si possono acquistare anche altre varietà che differiscono per :
- Specie di appartenenza e aspetto dell’infiorescenza
- Grandezza e colore della scorza del tubero


Ciclo colturale

Il ciclo colturale del Topinambur può cominciare con la semina,ma in genere prende inizio dalla germinazione dei tuberi. Le piante si sviluppano contemporanemente ai tuberi,quelli originali e quelli che si formano. A fine estate la pianta fiorisce ed in autunno i tuberi raggiungono le dimensioni adeguate per il raccolto.Lasciando alcuni tuberi nel terreno,questi germoglieranno l'anno successivo ricominciando il ciclo.


Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Topinambur può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.Essendo ortaggi da radice è preferibile la coltivazione su prode rialzate.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole
In condizione di gelo la parte aerea della pianta muore, ma i tuberi sopravvivono nel suolo.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
La concimazione non è necessaria oppure con stallatico o compost.




Consociazione e Rotazione

Consociazioni: si coltiva da solo o,al limite con rucola.
Rotazioni: la coltivazione del Topinambur sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Composite.

Irrigazione

L'irrigazione in generale deve essere scarsa ed evitando assolutamente i ristagni idrici.
Si può ammettere un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia.
- Cimare quando la vegetazione è troppo folta. Il Topinambur cresce infatti fino a 2 metri.

Raccolto: in inverno quando la vegetazione è secca.
Conservazione:consumare subito. Lasciare alcuni tuberi nel terreno per i raccolti successivi.



In cucina, lessato o crudo dopo aver tolto la pelle.






Lo Yacòn è una pianta erbacea perenne che raggiunge l’altezza di due metri e con tuberi molto grandi con i quali si propaga. I fiori sono capolini gialli simili al girasole.
E’ originario delle Ande e conosciuto fin dal tempo degli Inca.

Dizionario


Etimologia: Smallanthus=dal nome del botanico John Kunkel Small;sonchifolius=dalle foglie simili a quelle del Sonchus,dal latino Sonchus =Grespino,una pianta delle Asteracee e folium=foglia

Varietà di Yacòn
Si distinguono per il colore della buccia dei tuberi chè può essere bianco o rosso.



Ciclo colturale

Il ciclo colturale dello Yacòn può cominciare con la semina,ma in genere prende inizio dalla germinazione dei tuberi. Le piante si sviluppano contemporanemente ai tuberi,quelli originali e quelli che si formano. A fine estate la pianta fiorisce ed in autunno i tuberi raggiungono le dimensioni adeguate per il raccolto.Conservando alcuni tuberi in un luogo fresco ed asciutto,questi possono essere ripiantati l'anno seguente ed il ciclo ricomincia.

Suolo e Fattori climatici

Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale dello Yacòn può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm. Coltivabile anche in cassoni.
Temperatura minima e massima tollerata: -2°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole
Pur prediligendo temperature calde,i tuberi sopravvivono ad un gelo moderato e di breve durata.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Concimare con stallatico o compost.

Semina / Trapianto


Lo Yacon può essere propagato anche con tagli dei getti basali con una buona porzione di stelo, poi messi in vasi fino a radicazione e trapianto in estate.

Consociazioni: in genere si coltiva da solo.

Irrigazione
Saltuaria ma abbondante,evitando assolutamente i ristagni idrici.

Si può ammettere un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia.
- I rizomi lasciati in terra producono nuove piante che vanno diradate se troppo invadenti.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: i grossi tuberi di riserva vengono raccolti in inverno quando tutta la parte aerea della pianta è appassita.La raccolta deve essere eseguira con molta attenzione, per non danneggiare i tuberi.
Conservazione: Dopo averli separati dallo stelo centrale, i tuberi possono essere conservati in un luogo buio, fresco, asciutto e arieggiato per parecchi mesi. Durante la conservazione aumenta la concentrazione degli zuccheri.

