Le Liliacee
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L’Aglio è una pianta erbacea bulbosa monocotiledone perenne ma coltivata come annuale e alta 30-40 cm. Il bulbo (detto ‘’testa’’) è costituito da una decina di bulbilli (‘’spicchi’’ o ''denti'') a forma di mezzaluna e ricoperti da una tunica bianca o screziata di rosa-viola. Dal bulbo emerge uno stelo cilindrico cavo con foglie lineari guainanti.
L’infiorescenza è un’ombrella globosa e in genere bianca,protetta alla base da una membrana cartacea.Il frutto è una capsula deiscente contenente minuti semi neri (2 mm). La riproduzione avviene però tramite i bulbilli poiché i semi sono spesso sterili.
L’Aglio veniva già utilizzato dagli antichi Egizi per migliorare le prestazioni fisiche degli schiavi. Anche gli sportivi Greci e i soldati Romani lo utilizzavano per diminuire la fatica. E’ nel Medioevo che ha inizio l’utilizzo di collane d’Aglio per allontanare gli spiriti maligni. Per le sue proprietà antielmintiche, le collane d’Aglio erano anche ritenute un rimedio per allontanare i vampiri (che come i vermi intestinali erano

considerati parassiti).Largo uso se ne fece per contrastare le epidemie di peste. Durante il periodo Rinascimentale solo i contadini consumavano Aglio, mentre gli aristocratici lo disprezzavano a causa del cattivo odore procurato all’alito. Oggi l’assunzione di Aglio è consigliata per i forti benefici che procura, senza dimenticare che è ingrediente indispensabile di molte pietanze.



Etimologia: Allium=dal celtico all=acre,bruciante;sativum:dal latino sativus=da seminare, coltivato

Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :

1° gruppo - bulbi grandi che non formano scapo fiorale e colori vari della tunica e dei bulbilli. In genere sono varietà francesi.
2° gruppo - bulbi medi o piccoli che non formano scapo fiorale e

con dormienza elevata. Il colore della tunica e dei bulbilli è bianco. In genere sono varietà italiane.
3° gruppo - bulbi di media grandezza che formano scapo fiorale e con dormienza medio- forte. Il colore della tunica e dei bulbilli è vario. In genere sono varietà spagnole.
4° gruppo – necessitano di clima freddo e poche ore di luce. In genere sono varietà coltivate nelle zone andine del Perù.
5° gruppo – non necessitano di clima freddo ma richiedono poche ore di luce.
6° gruppo – bulbi piccoli sferici con tuniche rosso scuro. In genere sono varietà coltivate in estremo oriente
7° gruppo – come il gruppo 6, coltivate in Cina
8° gruppo – come il 1° gruppo ma con scapo fiorale. In genere sono varietà coltivate in Giappone.

L'Aglio a collo rigido(hardneck)presenta uno stelo principale che origina dal centro del bulbo ed è rigido.Il bulbo presenta pochi ma grossi bulbilli.
L'Aglio a collo morbido(softneck)presenta uno stelo flessibile e il bulbo presenta molti ma più piccoli bulbilli.

Può essere bianca, rossa o rosa. In alcuni casi la tunica è bianca e la parte interna rossa oppure tunica e parte interna sono screziate.






Utilizzo : consumo fresco (Aglio rosa e rosso) o a conservazione durevole (Aglio bianco).

Ciclo colturale

Il ciclo colturale dell'Aglio comincia con la semina dei bulbilli dai quali emergono le piantine che si accrescono gradualmente,fioriscono e quindi appassiscono. E' a questo punto che avviene la raccolta dei bulbi completamente sviluppati. In natura il ciclo si ripete che la germinazione dei nuovi bulbilli.
A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) dell'Aglio può essere precoce,medio-precoce,medio-tardivo e tardivo.

Suolo e Fattori climatici

Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è quindi Franco-Sabbiosa, Franca, Franco-Argillosa, Argillosa-Sabbiosa o con caratteristiche intermedie.
A differenza di molti ortaggi, il pH deve essere basico, con un valore ottimale di 7,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale dell'Aglio può raggiungere i 30 cm di profondità.Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 20 cm.Consigliabile anche la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: -10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L'Aglio necessita di un suolo a reazione tendenzialmente alcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido o neutro si corregge con Calce agricola.
Ammendanti - L'Aglio non ama suoli troppo ricchi di sostanza organica (rischio di marcescenza dei bulbi) e quindi si ricorre eventualmente a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito dell’ ingrossamento dei bulbi. Se necessario,frazionare l'apporto di azoto in almeno due parti.
I Fertilizzanti idonei per l'Aglio sono elencati in tabella.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio senza eccedere con il quantitativo di azoto anch'esso fornito.Per il fosforo si può utilizzare il Perfostato.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N, ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencato in figura.Per l'Azoto la dose standard è pari a 110Kg/ha (11g/m2);per il Fosforo e per il Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo.
In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Scarsa con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio; Zolfo
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Sviluppo del bulbo - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo del bulbo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi, si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Semina : per l’Aglio si utilizzano i bulbilli (gli spicchi) preferendo quelli più grossi e con la loro tunica. L’Aglio bianco si semina con i bulbilli in verticale e la punta all’insù a febbraio-marzo mentre l’Aglio rosa e rosso a ottobre-novembre direttamente in campo.La profondità di impianto consigliata è di 5-6 cm.Il sesto d’impianto per l’Aglio è 40 cm tra le file e 10 cm lungo la fila.
L’Aglio si semina in luna calante. Per un fabbisogno di 6 kg di Aglio occorre
una proda di 6 mq.Una proda di 1mq può ospitare circa 25 piante.

Germinazione dei bulbilli : è richiesta una temperatura di 18°C. I bulbilli germinano dopo pochi giorni se impiantati in primavera o dopo un mese se impiantati in autunno. La

Prima dell’impianto è bene che i bulbilli siano disinfettati con fungicidi rameici per evitare l’attacco da parte di Penicillium (agente eziologico del Marciume verde).

Consociazione e Rotazione

Consociazioni : la consociazione tipica è quella Aglio-Carota poiché si evita contemporaneamente l’infestazione della mosca della cipolla e della mosca della carota. Tuttavia i due ortaggi richiedono una diversa irrigazione. L’Aglio si può consociare anche con cetrioli, pomodori e prezzemolo.
Rotazioni: la coltivazione dell'Aglio sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 3 anni altre orticole non appartenente alle Liliacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere scarsa,solo quando il terreno è molto secco. Non irrigare nei giorni precedenti al raccolto. Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 15gg;Kc=1 per i seguenti 25gg; Kc=1 per ulteriori 70gg e Kc=0,70 per gli ultimi 40gg).

In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 14mm,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).


Pratiche agronomiche supplementari

- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.
- Eliminazione dello scapo fiorale dalle piante di Aglio.

Raccolto e Conservazione

L'Aglio si raccoglie in piena estate, quando le foglie sono ingiallite. Dopo l’estirpazione lasciare essiccare al sole.Le foglie secche possono essere conservate se si vogliono comporre trecce.
L'Aglio si conserva in un locale fresco e asciutto, facendo delle trecce oppure collocandolo in reticelle di plastica usate per le patate o per gli agrumi quando si acquistano. L’Aglio viene anche conservato sott’olio. L’aglio rosso e rosa vanno consumati freschi perché si conservano poco.

Utilizzo







Lo Scalogno è una pianta erbacea bulbosa monocotiledone simile alla Cipolla, ma a differenza di quest’ultima il bulbo dello Scalogno è multiplo e non unico. Il bulbo è ricoperto da una tunica rosso-bruna, rosa, gialla o grigia. Dal bulbo composito emergono steli cilindrici cavi con foglie lineari guainanti. L’infiorescenza, che non sempre si forma, è globosa e in genere bianca. Il frutto è una capsula deiscente contenente minuti semi neri. La riproduzione avviene tramite i bulbilli ma esistono varietà moderne riproducibili tramite i semi.
Lo Scalogno grigio è classificato come Allium oschaninii e quello Persiano come Allium stipitatum.
La coltivazione dello Scalogno risale a 3000 anni fa e si ritiene sia cominciata ad Ascalon in Palestina (da cui il nome scientifico Allium ascalonicum). I crociati esportarono poi lo Scalogno in Europa. Lo Scalogno si è sempre utilizzato prevalentemente in cucina.

Dizionario


Etimologia: Allium=dal celtico all=acre,bruciante;ascalonicum:da Ascalon,antica città della Palestina

Varietà di Scalogno
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Forma del bulbo
Può essere tondo o allungato.

Colore della tunica
Può essere bruna,rossa,rosa,gialla o grigia.

Colore della polpa





Ciclo colturale

Il ciclo colturale dello Scalogno comincia con la semina dei bulbilli dai quali emergono le piantine che si accrescono gradualmente,fioriscono e quindi appassiscono. E' a questo punto che avviene la raccolta dei bulbi completamente sviluppati. In natura il ciclo si ripete che la germinazione dei nuovi bulbilli.
A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) dello Scalogno può essere precoce,medio-precoce,medio-tardivo e tardivo.

Suolo e Fattori climatici

pH neutro,cioè 6,8-7,2 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale dell'Aglio può raggiungere i 30 cm di profondità.Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 20 cm. Consigliabile anche la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: -10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Lo Scalogno necessita di un suolo a reazione tendenzialmente alcalina.
Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido o neutro si corregge con Calce agricola.
Ammendanti - Lo Scalogno non ama suoli troppo ricchi di sostanza organica (rischio di marcescenza dei bulbi) e quindi si ricorre eventualmente a letame,stallatico e/o compost molto maturi.

Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi (che assicurano l’apporto di azoto, fosforo e potassio) essendo Lo Scalogno un ortaggio contenente composti solforati, necessita di zolfo, ma anche microelementi come boro,molibdeno e zinco.
Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito dell’ ingrossamento dei bulbi.I Fertilizzanti idonei per Lo Scalogno sono elencati a fianco.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio eccedere con il quantitativo di senza azoto anch'esso fornito. Per il fosforo si può utilizzare il Perfostato.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Scarsa con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio; Zolfo
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Sviluppo del bulbo - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo del bulbo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.

La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Semina: Per lo Scalogno si utilizzano i bulbi preferendo quelli più piccoli rispetto al bulbo principale e interrandoli con la punta all’insù. L’epoca di semina è novembre o febbraio direttamente in campo.La profondità di impianto consigliata è di 5-6 cm. Il sesto d’impianto è 40 cm tra le file e 15 cm lungo la fila. Lo Scalogno si semina in luna calante. Una proda di 1mq può ospitare circa 17 piante.


Germinazione dei bulbilli : è richiesta una temperatura di 18°C. I bulbilli germinano dopo pochi giorni se impiantati in primavera o dopo un mese se impiantati in autunno. La dormienza dei bulbilli viene interrotta dopo averli lasciati in un ambiente a 7-8°C per quattro mesi.Prima dell’impianto è bene che i bulbilli siano disinfettati con fungicidi rameici per evitare l’attacco da parte di Penicillium (agente eziologico del Marciume verde).

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione dello Scalogno sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 5 anni altre orticole non appartenente alle Liliacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere scarsa,solo quando il terreno è molto secco. Non irrigare nei giorni precedenti al raccolto. Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,70 per i primi 15gg;Kc=1 per i seguenti 25gg; Kc=1 per ulteriori 70gg e Kc=0,70 per gli ultimi 40gg).

In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 14mm,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).

In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico per l'intero ciclo colturale pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari

- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.
- Eliminazione dello scapo fiorale dalle piante di Scalogno.

Raccolto e Conservazione
Lo Scalogno si raccoglie in piena estate, quando le foglie sono ingiallite. Dopo l’estirpazione lasciare essiccare al sole.Le foglie secche possono essere conservate se si vogliono comporre trecce.
Lo Scalogno si conserva in un locale fresco e asciutto, facendo delle trecce oppure collocandolo in reticelle di plastica usate per le patate o per gli agrumi quando si acquistano. Lo Scalogno rosso e rosa si conserva meno a lungo rispetto allo scalogno bruno. Si può anche sbucciare e conservare sott’olio o sott’aceto.

Utilizzo






La Cipolla è una pianta erbacea bulbosa monocotiledone biennale ma coltivata come annuale. Il bulbo presenta radici fascicolate ed è ricoperto da una tunica di colore dipendente dalle varietà. Dal bulbo emerge uno stelo cilindrico cavo con foglie lineari guainanti.
L’infiorescenza è globosa e in genere bianca. Il frutto è una capsula deiscente contenente minuti semi neri. La riproduzione avviene tramite semi e bulbilli.

La coltivazione della Cipolla risale all’epoca degli antichi Egizi e fu introdotta in Europa dai Greci. E’ da sempre utilizzata come cibo e per le sue proprietà benefiche. Nei tempi antichi si riteneva che la Cipolla rossa fosse più salutare rispetto a quella bianca.

Dizionario


Etimologia: Allium=dal celtico all=acre,bruciante;cepa:dal latino caepa=cipolla

Varietà di Cipolla
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Può essere tonda, allungata,appiattita,e molte altre ancora.

Fotoperiodo
In base al periodo colturale e alle ore di sole,si hanno Cipolle brevidiurne (semina estiva-autunnale), longidiurne(semina primaverile) e a giorno intermedio (semina invernale-primaverile). Ad esempio le tradizionali Cipolle che si conservano a lungo sono in genere longidiurne, ossia si seminano a febbraio in modo tale che con il progressivo aumento di ore di luce, il bulbo ha tempo di ingrossarsi evitando anche la formazione dello scapo fiorale.

Può essere bianca, rossa, gialla e ramata.






Utilizzo
Si hanno Cipolle da consumare fresche, conservare in inverno, da sottaceto.

Ciclo colturale


A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) della Cipolla può essere precoce,medio-precoce,medio-tardivo e tardivo.

Suolo e Fattori climatici

pH neutro o subacido,cioè 6,8-7,2 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale della Cipolla può raggiungere i 25cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 25cm. Consigliabile anche la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: -10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Cipolla necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Cipolla non ama suoli troppo ricchi di sostanza organica (rischio di marcescenza dei bulbi) e quindi si ricorre eventualmente a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito dell’ ingrossamento dei bulbi.
I Fertilizzanti idonei per la Cipolla sono elencati a fianco.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio eccedere con il quantitativo di azoto anch'esso fornito.Per il fosforo si può utilizzare il
Perfostato.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle
Dosi Standard elencati in figura.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura, nella fase di ingrossamento dei bulbi.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Scarsa con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio; Zolfo
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Sviluppo del bulbo - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo del bulbo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Cipolle a giorno intermedio – si seminano ad inizio primavera o ad inizio autunno in semenzaio aperto o in contenitori alveolari introducendo 3-4 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto in campo si effettua rispettivamente in aprile od ottobre quando le piantine sono alte una decina di cm.
Cipolle invernali (longidiurne) - si seminano a gennaio-febbraio in semenzaio a temperatura non elevata o in contenitori alveolari introducendo 3-4 semi per poi

lasciare una sola piantina. Il trapianto si effettua in pieno campo quando le piantine sono alte una decina di cm e assolutamente prima di maggio. Il sesto di impianto delle Cipolle è 25 cm tra le file e 10 cm sulla fila.Per le Cipolle da utilizzare sott’aceto il sesto di impianto è 10 cm tra le file e 10 cm sulla fila. Per anticipare la produzione si possono acquistare piccoli bulbi o piantine da interrare direttamente in campo. Per agevolare la semina diretta in campo, per alcune varietà si possono anche utilizzare sementi a nastro o sementi confettate.
La Cipolla si semina in luna calante. In un metro quadro si possono collocare 70 piante. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 250 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 18°C. I semi germinano dopo 12 giorni.

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione della Cipolla sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno un'altra orticola non appartenente alle Liliacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere scarsa,solo quando il terreno è molto secco. Per le Cipolle seminate in agosto-settembre irrigare subito dopo la semina per favorire la germinazione.Non irrigare nei 20 giorni precedenti al raccolto. Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi
15gg;Kc=1,05 per i seguenti 25gg; Kc=1,05 per ulteriori 70gg e Kc=0,75 per gli ultimi 40gg).

In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 14mm,cioè 14L per metro quadro di terreno coltivato).

In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.
- Eliminazione dello scapo fiorale.

Raccolto e Conservazione

Le Cipolle si conservano in cassette di legno o in trecce in locali asciutti, al buio e con bassa temperatura, altrimenti le Cipolle germogliano. Le Cipolle da sottaceto si conservano in agrodolce.

Utilizzo







La Cipolletta è una pianta erbacea bulbosa monocotiledone perenne ma coltivata in genere come annuale. Il bulbo è piccolo, poco più largo del fusto e di colore bianco o rosa-rosso. Spesso dal bulbo principale emergono bulbilli più piccoli dai quali emerge uno stelo cilindrico cavo con foglie anch’esse cave. L’infiorescenza è globosa e in genere bianca o viola. Il frutto è una capsula deiscente contenente minuti semi neri. La riproduzione avviene tramite semi, bulbilli o per divisione dei cespi.
La coltivazione della Cipolletta risale al II secolo a.C. in Cina e successivamente in Giappone.Oltre ai Paesi asiatici è diffusa anche in Africa.

Dizionario


Etimologia: Allium=dal celtico all=acre,bruciante;fistulosum:dal latino fistulosus=cavo,tubulare,in riferimento all'anatomia del fusto

Varietà di Cipolletta
Le varietà si distinguono per il colore del bulbo che in genere è bianco ma anche rosa-rosso.



Ciclo colturale

A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) della Cipolla può essere precoce,medio-precoce,medio-tardivo e tardivo.

Suolo e Fattori climatici

pH neutro o sub-acido,cioè 6,5-7,0 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale della Cipolletta può raggiungere i 25cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 25cm. Consigliabile anche la coltivazione su filari rialzati.
Temperatura minima e massima tollerata: -10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Cipolletta necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Cipolletta non ama suoli troppo ricchi di sostanza organica (rischio di marcescenza dei bulbi) e quindi si ricorre eventualmente a letame, stallatico e/o compost molto maturi.

Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito dell’ ingrossamento dei bulbi.
I Fertilizzanti idonei per la Cipolletta sono elencati a fianco.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti
o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio eccedere con il quantitativo di azoto anch'esso fornito.
Per il fosforo si può utilizzare il Perfostato.In alternativa si può
utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale, oppure con il metodo delle
Dosi Standard elencati in figura.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi: un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura, nella fase di ingrossamento dei bulbi.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Scarsa con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio; Zolfo
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Sviluppo del bulbo - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo del bulbo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 18°C. I semi germinano dopo 6 giorni.

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione della Cipolletta sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno un'altra orticola non appartenente alle Liliacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere scarsa,solo quando il terreno è molto secco. Per le Cipollette seminate in agosto-settembre irrigare subito dopo la semina per favorire la germinazione.Non irrigare nei 20 giorni precedenti al raccolto. Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.

15gg;Kc=1,05 per i seguenti 25gg; Kc=1,05 per ulteriori 70gg e Kc=0,75 per gli ultimi 40gg).

In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.

Raccolto e Conservazione
Le Cipollette non si possono conservare e vanno consumate fresche.

Utilizzo






Il Porro è una pianta erbacea bulbosa monocotiledone biennale ma coltivata come annuale. Lo stelo è cilindrico con foglie opposte e appuntite. L’infiorescenza è un’ombrella globosa e in genere bianca. Il frutto è un achenio contenente minuti semi neri. La riproduzione avviene tramite i semi.
Il Porro è di origine mediterranea e il suo utilizzo risale all’epoca degli antichi Egizi. Nell’arco della storia lo si è consumato soprattutto per le sue proprietà salutari.

Dizionario


Etimologia: Allium=dal celtico all=acre,bruciante;porrum:dal latino porrum=porro

Varietà di Porro
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Periodo di raccolta
Si hanno Porri estivi,Porri autunnali e Porri invernali.






Forma del fusto
Può essere cilindrico o a bastoncini lunghi e sottili (tipo ‘’bulgaro’’).

Lunghezza della parte edibile
Commercialmente sono corti i Porri con porzione bianca di 15-20cm di lunghezza,sono medi i Porri con porzione bianca di 20-30cm di lunghezza e sono lunghi i Porri con porzione bianca di 30-40cm di lunghezza.

Ciclo colturale

A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) del Porro può essere precoce (Porri estivi),medio-precoce (Porri autunnali),medio-tardivo e tardivo (Porri invernali).

Suolo e Fattori climatici

pH neutro o subacido,cioè 6,0-7,0 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 2.0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale del Porro può raggiungere i 30cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 20cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 18°C / 22°C
Esposizione: Preferire esposizione poco soleggiata o coprire la proda con rete ombreggiante.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Porro necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - Letame, stallatico e/o compost molto maturi.

Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito della parte basale del fusto.
I Fertilizzanti idonei per il Porro sono elencati a fianco.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio eccedere con il quantitativo di azoto anch'esso fornito. Per il fosforo si può utilizzare il Perfostato.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale, oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
L’apporto di azoto è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi: un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura, nella fase di ingrossamento dei bulbi.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Scarsa con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio; Zolfo
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Sviluppo del bulbo - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo del bulbo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.



Semina / Trapianto

Porri estivi – si seminano a gennaio in semenzaio caldo o in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 3-4 semi per poi lasciare una sola piantina).
Porri autunnali – si seminano a marzo in semenzaio aperto o in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 3-4 semi per poi lasciare una sola piantina).
Porri invernali - si seminano a maggio con le stesse modalità di quelli autunnali.
Per tutte le tipologie il trapianto in campo si effettua quando le piantine hanno il diametro di una matita e alte 20 cm. Il sesto di impianto dei Porri è 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila. Per un fabbisogno di 13 kg di porri occorre una proda di 3 mq. In un metro quadro si possono collocare 20 piante. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 350 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 24°C. I semi germinano dopo 14 giorni.

Consociazione e Rotazione

Rotazioni: la coltivazione della Cipolletta sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenenti alle Liliacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere di buona entità e costante.Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.

Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 15gg;Kc=1,05 per i seguenti 25gg; Kc=1,05 per ulteriori 70gg e Kc=0,75 per gli ultimi 40gg).

In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-argillosa,per es.40% di argilla e 50% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 23mm,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.



In ultimo,considerando le fasi fenologiche della pianta invece della tessitura del terreno, l'irrigazione può essere effettuata in base alla Restituzione idrica giornaliera in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.
- L’ imbianchimento della parte basale del fusto tramite rincalzatura del terreno non è quasi mai necessaria.

Raccolto e Conservazione
I Porri estivi si raccolgono in giugno-luglio; quelli autunnali da settembre a novembre; quelli invernali da dicembre a marzo.
I Porri invernali resistono al gelo in pieno campo ed eventualmente si può proteggerli con tessuto non tessuto; oppure si conservano in un locale fresco con la parte basale immersa in sabbia inumidita e tagliando una porzione apicale delle foglie.

Utilizzo







L’Asparago è una pianta erbacea monocotiledone perenne alta più di un metro. La parte ipogea è un rizoma comunemente denominato zampa dal quale emergono i turioni commestibili. Il fusto è assai ramificato. L’Asparago è una pianta dioica, ossia esiste come ‘’pianta femmina’’ e ‘’pianta maschio ’’. Il fiore è campanulato bianco-verde. Il frutto è una bacca prima verde e poi rossa contenente semi neri. In autunno la parte vegetativa si dissecca.


Dizionario


Etimologia: Asparagus=dal greco aspharagos e a sua volta dal persiano asparag=germoglio;officinalis:dal latino officina=bottega,in riferimento all'utilizzo in laboratorio erboristico,farmaceutico.

Varietà di Asparago
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche:

I turioni possono essere verdi,bianchi (in realtà gli Asparagi bianchi non esistono tal quali ma si ottengono con adeguate tecniche),viola e rosa.





‘’Sesso’’ della pianta
Maschio – precoce e produttiva ma con turioni sottili. E’ il genere preferito (in commercio come semi ibridi) poichè non monta a seme.
Femmina - produce turioni più grossi ma anche fiori e quindi monta a seme.
Classificazione commerciale
Punte di Asparago - < 12 cm
Asparago corto – 12/17 cm
Asparago verde lungo – 17/22
Asparago bianco lungo – 17/27 cm

Ciclo colturale

Il ciclo colturale dell'Asparago comincia con la semina o l'impianto delle ''zampe'' da cui emergono i turioni che si sviluppano in piante,che in seguito fioriscono,fruttificano e quindi appassiscono.Ogni anno il ciclo si ripete. I turioni si raccolgono a partire dal 2° anno.

Suolo e Fattori climatici

pH neutro,subacido o subalcalino,cioè 6,0-7,5 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 2.0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale dell'Asparago può raggiungere i 60cm di profondità.
Asparagiaia : si può allestire in due differenti modi:
Baulatura – consiste nell’ammucchiare file parallele di terreno spargendo prima uno spesso strato di concime ricoperto poi da terra presa lateralmente; si scava quindi una buca di 10 cm di profondità, si impiantano le zampe e si ricopre con terra.

Trincea - consiste nello scavare delle trincee profonde 50-60 cm, incorporare letame maturo, stallatico o compost, riempire le fosse e scavare nuovamente alla profondità di 20 cm e larghe 50 cm per impiantare le zampe.

Il primo metodo ha il vantaggio di essere più drenante e facilitante il raccolto dei turioni. Il secondo metodo è un po’ più semplice da allestire.
Essendo l’Asparago una pianta perenne, l’asparagiaia può durare per più di 10 anni.

Temperatura minima e massima tollerata: 2°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: soleggiata

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L'Asparago necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra,subacida o subalcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo,mentre se è troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Letame, stallatico e/o compost molto maturi.

I Fertilizzanti idonei per l'Asparago sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche calcio.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale, oppure con il metodo
delle Dosi Standard elencati in figura.Per l'Azoto la dose standard è pari a 160Kg/ha (16g/m2);per il Fosforo e per il Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo.
In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.


La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto

E’ anche possibile acquistare piantine pronte per il trapianto.
1 grammo di semenza corrisponde a circa 40 semi. Per un consumo di 6 kg di

Poiché l’ Asparago è una pianta dioica, può essere preferibile coltivare solo i generi maschili ( in commercio come semi ibridi) che non montano a seme.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 22°C. I semi germinano dopo 15 giorni.

Consociazione e Rotazione


Rotazioni: la coltivazione dell'Asparago sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 5 anni altre orticole non appartenenti alle Liliacee ad eccezione di Patate,Barbabietola e Carota.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere di buona entità e costante,in particolare dopo la messa a dimora delle zampe e dopo la raccolta dei turioni.Evitare assolutamente i ristagni idrici. Meglio irrigare per infiltrazione laterale.


In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 23mm,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


In ultimo,considerando le fasi fenologiche della pianta invece della tessitura del terreno, l'irrigazione può essere effettuata in base alla Restituzione idrica giornaliera in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventuale pacciamare con paglia.
- Eliminazione del fogliame ingiallito in autunno durante il primo anno di coltivazione lasciando una porzione di fusto per poter riconoscere dove sono collocate le piante.
- Può essere utile stendere un filo di ferro tra due pali per tutorare le piante in pieno sviluppo che potrebbero cedere per il peso o a causa del vento.

- Per ottenere Asparagi bianchi si ricorre appunto alla tecnica dell’imbianchimento. Si tratta di ricoprire i turioni appena spuntati con terra (ma è una operazione difficoltosa) oppure con un telo plastificato che non lasci passare la luce.
Un altro metodo per ottenere Asparagi bianchi consiste nel coprire la proda qualche mese prima della raccolta con uno spesso strato (30cm) di cascame (cotone o lana di pecora)bagnato e pressato in modo tale che durante la fermentazione del cascame si raggiunga una temperatura di 18°C che agevola la produzione dei turioni bianchi.

Raccolto e Conservazione

Gli Asparagi si possono conservare surgelandoli.

Utilizzo








Il Lampascione è una pianta erbacea bulbosa perenne alta 30-60 cm,con stelo eretto e foglie lunghe,finemente dentate e ruvide sui bordi e che circondano con la base la parte inferiore del fusto.Il bulbo è globoso, con tuniche esterne rosso-violacee.I fiori sbocciano a fine inverno. Quelli inferiori sono brunastri, con peduncoli corti e distanziati,mentre i fiori superiori sono blu-viola in infiorescenze a grappolo. I fiori terminali presentano peduncoli lunghi e dritti e non producono frutti.Il frutto è una capsula con 3 vale triangolari-arrotondate contenenti piccoli semi neri.
Il Lampascione è noto fin dall’antichità sia per scopi alimentari sia per scopi terapeutici.

Dizionario


Etimologia: Muscari dal Sanscrito mushka = testicolo, a causa della forma dei bulbi, oppure dal greco antico móschos = muschio, per l'odore di alcune specie di questo genere. comosum = chiomato,in riferimento allude al pennacchio di fiori sterili.

Varietà di Lampascione
Sono noti diversi tipi di Lampascione,ma quello comunemente coltivato è il Muscari comosum.



Ciclo colturale

Il ciclo colturale del Lampascione comincia con la semina o l'impianto dei bulbilli in autunno. Durante l'inverno i bulbili emettono le radici e ad inizio primavera emerge lo stelo e le foglie.In seguito avviene la fioritura e la formazione dei semi. In estate la pianta appassisce e i bulbi raggiungono il completo sviluppo con l'emissione di nuovi bulbilli che ricominciano il ciclo.

Suolo e Fattori climatici

pH neutro o subacido,cioè 6,5-7,5 con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale del Lampascione può raggiungere i 20cm di profondità.

Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm. Consigliabile anche la coltivazione su filari rialzati.

Temperatura minima e massima tollerata: -10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Lampascione necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo,mentre se è troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Letame, stallatico e/o compost molto maturi.

Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi (che assicurano l’apporto di azoto, fosforo e potassio) essendo il Lampascione un ortaggio contenente composti solforati, necessita di zolfo.
Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe la crescita vegetativa a scapito dell’ ingrossamento dei bulbi.
I Fertilizzanti idonei per il Lampascione sono elencati a fianco.
Oltre ai concimi strettamente biologici,tra quelli chimici consentiti o meno in agricoltura biologica risultano particolarmente degni di nota il Potassio solfato e l'Ammonio solfato che forniscono zolfo e potassio eccedere con il quantitativo di azoto anch'esso fornito.Per il fosforo si può utilizzare il

Perfostato.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N,ricordando di aggiungere anche zolfo.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i concimi organo minerali.

Semina / Trapianto


I bulbi dei Lampascioni di interrano in autunno con sesto d'impianto di 5cm tra le file e 5cm sulla fila.
Meno comunemente il Lampascione si può anche propagare per seme,ma l'ingrossamento del bulbo richiede più tempo. Il Lampascione si può anche coltivare in vaso.

Consociazione e Rotazione
I Lampascioni tipicamente si coltivano da soli e i bulbi si possono lasciare nel terrenoper molti anni.

Irrigazione
I Lampascioni sono molto rustici e resistono molto bene sia al gelo sia alla siccità.Durante il riposo estivo dei bulbi,l’umidità del suolo deve essere bassa senza ristagni d’acqua che causerebbero il marciume del bulbo.

Pratiche agronomiche supplementari
- Eliminazione delle malerbe.
- Rottura della crosta superficiale del terreno.
- Eventualmente pacciamare con paglia.
- Eliminare gli scapi fiorali per facilitare l'ingrossamento dei bulbi

Raccolto e Conservazione

La raccolta dei bulbi viene effettuata nei mesi di giugno–luglio quando le foglie sono completamente secche.Se la propagazione è avvenuta per bulbilli,il raccolto dei bulbi maturi avviene dopo 2 anni,mentre se la propagazione è avvenuta per seme, il raccolto dei bulbi maturi avviene almeno dopo 3anni,Alcuni bulbi si possono lasciare indisturbati nel terreno per raccolti futuri,mentre quelli da consumare si possono conservare in cassette di legno in locale buio con bassa umidità e ricoperti con qualche cm di sabbia.I Lampascioni si possono conservare sott'olio.

Utilizzo

I Lampascioni hanno un sapore amaro con un retrogusto dolce.In cucina il bulbo si utilizza crudo nelle insalate o cotto per sughi o bolliti